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ENERGIE POSITIVE

Azurmendi - Come un ristorante diventa il più sostenibile al mondo

03 Aprile 2020
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Può una struttura ristorativa diventare tanto sostenibile e mantenere allo stesso tempo un’elevata qualità di offerta?
Ebbene si.

Azurmendi, il ristorante spagnolo pluri stellato, ha ricevuto una delle più importanti certificazioni a mondo per la sostenibilità.
L’impresa ha dimostrato di essere, infatti, in grado di ridurre al minimo l’impatto ambientale nel suo processo produttivo e nella sua struttura.
Il ristorante diventa così uno degli esempi più virtuosi di transizione verde e di produzione sostenibile. 

Quali sono le caratteristiche che hanno reso Azurmendi così ecologicamente, economicamente e socialmente corretto? 
Il ristorante, aperto vicino a Bilbao (in Spagna) nel 2010, si è aggiudicato pochi giorni fa, una delle più autorevoli certificazioni statunitensi in ambito bioedilizia: la Certificazione LEED Gold.
Per ottenere questa certificazione è necessario dimostrare che la struttura sia in grado di ridurre al minimo l’impatto ambientale, a partire dalla sua progettazione fino alla sua gestione. 

Caratteristiche e iniziative sostenibili da “Certificazione LEED”.
Per poter ottenere una certificazione di sostenibilità edilizia (la Certificazione LEED) è in primo luogo necessario dimostrare che la struttura abbia un alto livello di efficienza energetica: Azurmendi è in grado di risparmiare fino al 50% di energia elettrica.
A rendere così efficiente la struttura sono gli infissi, il vetro e gli altri materiali di isolamento termico ad alte prestazioni. 

Inoltre, il proprietario di Azurmendi ha progettato l’edificio in modo che sia capace di autoprodurre energia da fonti rinnovabili: l’intera struttura è, infatti, alimentata da pannelli fotovoltaici e da un impianto geotermico.

 

 

FonteAzurmendi

Tra le virtuose caratteristiche che hanno permesso di ottenere la certificazione vi è il riciclo delle risorse: il recupero dell’acqua piovana, ottenuto attraverso la predisposizione di un sistema di accumulo nel complesso ristorativo, permette di avere un deposito completamente destinato all’irrigazione degli orti, delle serre e ai servizi igienici.  
Azurmendi ha pensato anche a ridare vita alle risorse primarie: i rifiuti organici del ristorante, infatti,  vengono costantemente destinati a creare un compost per fertilizzare i campi coltivati. 

La certificazione LEED di sostenibilità viene conferita anche in base alla livello di emissioni di CO2 prodotte: nel caso in questione, per limitare l’inquinamento, si è dato il via ad iniziative di rimboschimento.
Nello specifico, sono stati piantati più di 800 alberi autoctoni con l’obiettivo di salvaguardare l’ecosistema e di rendere l’aria più pura a beneficio dei clienti ma anche dei residenti.

Le azioni che ha intrapreso Eneko Atxa, il proprietario del ristorante, sono davvero tante.
Colpisce in particolare, l’attenzione alla sostenibilità sociale: Atxa è stato in grado di creare un network di fiducia di coltivatori locali che riforniscono il ristorante di prodotti a km zero. 

L’esempio di Azurmendi, in conclusione, dimostra come anche nel settore ristorativo sia possibile intraprendere azioni efficaci in grado di promuovere lo sviluppo sostenibile.
Il ristorante spagnolo è, quindi, la dimostrazione concreta che ogni impresa attraverso l’impiego responsabile e consapevole delle proprie risorse ha l'opportunità di dare vita al cambiamento.

 

 

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