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Smaltimento pannelli fotovoltaici: modalità e costi (come orientarsi)

21 Marzo 2019
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Un impianto fotovoltaico ha una durata media di produzione tra i 20 ed i 30 anni, giunti quindi alla fine della loro vita produttiva sarà necessario seguire le procedure di smaltimento previste dalla normativa in vigore, che cambia in funzione alle caratteristiche dell’impianto.
Sai già come fare per smaltire l’impianto fotovoltaico?

In questo articolo vedremo normative e costi di smaltimento.

Le sempre più innovative tecnologie utilizzate per la produzione di pannelli fotovoltaici e le attuali tecniche di smaltimento e riciclo, consentono di recuperare i principali metalli ed il vetro, rendendo di fatto i pannelli quasi interamente riciclabili.
Per questi motivi sono stati equiparati ad un qualsiasi elettrodomestico ed inseriti nella categoria RAEE: Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.

Il loro smaltimento è regolamentato dal decreto legge 49/2014 emanato in seguito al recepimento della direttiva Europea sui RAEE 2012/19/UE

Poiché le regole per lo smaltimento dei moduli fotovoltaici possono essere molto diverse a seconda della tipologia di impianto, della data di entrata in esercizio e del tipo di incentivo, distinguiamo gli impianti solari che utilizzano tecnologia fotovoltaica in:

  • Impianti domestici: potenza nominale inferiore a 10kW

  • ​Impianti professionali: potenza nominale uguale o inferiore a 10kW

Come smaltire i moduli fotovoltaici di un impianto domestico

I moduli da smaltire possono essere conferiti gratuitamente presso le isole ecologiche comunali del proprio Comune. 
Qui la lista dei centri di raccolta autorizzati in Italia.

Poiché non tutti i centri di raccolta gestiscono il rifiuto “modulo fotovoltaico” è sempre consigliabile contattare telefonicamente il centro di destinazione prima di recarsi sul posto.

Per i moduli fotovoltaici domestici a fine vita non sono previsti costi di smaltimento, ma per chi beneficia degli incentivi del I, II, III Conto Energia sono previsti dei meccanismi a garanzia del corretto conferimento nei centri di raccolta.
Il GSE in questo caso trattiene sull’incentivo erogato una quota pari a 12 euro per pannello, quota che verrà prelevata in una sola soluzione nel 15° anno di erogazione del servizio.

Queste somme trattenute a garanzia saranno poi rimborsate dopo le verifiche del GSE sul rispetto degli obblighi previsti per la gestione e lo smaltimento.
Il proprietario dell’impianto dovrà compilare il documento di Dichiarazione di avvenuta consegna che debitamente firmato dal responsabile del Centro di raccolta autorizzato dovrà essere inviato al GSE al fine di ricevere il rimborso.

Per chi ha installato moduli fotovoltaici tradizionali e beneficia del IV e V Conto energia il GSE non trattiene alcuna somma a garanzia. 
Infatti per accedere ai suddetti Conti Energia veniva richiesto di installare moduli fotovoltaici di produttori che garantivano il recupero e riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita.

In caso si dovesse invece sostituire uno o più moduli sarà l’azienda fornitrice ad occuparsi dello smaltimento degli stessi.

E per gli impianti in Conto Energia sarà necessario comunicare i numeri seriali dei nuovi moduli installati mediante l’applicazione SIAD del gestore.

Come smaltire i moduli fotovoltaici di un impianto professionale

Per i moduli fotovoltaici professionali, quindi con potenza superiore o uguale a 10 kW, il trasporto, il conferimento e lo smaltimento devono essere effettuati da operatori qualificati.

Contrariamente a quanto avviene nel caso di un impianto domestico, per i pannelli fotovoltaici impiegati in un impianto professionale e immessi nel mercato prima del 12 aprile 2014 le operazioni di raccolta, trasporto, trattamento adeguato, recupero e smaltimento ambientalmente sono a carico del proprietario dell’impianto
Per i moduli acquistati dopo il 12 aprile 2014 sono invece a carico del produttore.

In ogni caso il Proprietario deve avvalersi di operatori professionali e consorzi autorizzati sia per il trasporto (attraverso un’impresa che svolge attività di raccolta e trasporto di rifiuti iscritta all’Albo dei Gestori Ambientali) che per il corretto trattamento e smaltimento dei rifiuti.
Qui la lista dei consorzi autorizzati in Italia.

Il GSE in questo caso per chi beneficia del I, II, III Conto Energia trattiene sull’incentivo erogato una quota pari a 10 euro per pannello, quota che verrà trattenuta a partire dall’ 11° fino al 20° anno di erogazione del contributo.

Queste somme trattenute a garanzia saranno poi rimborsate dopo le verifiche del GSE sul rispetto degli obblighi previsti per la gestione e lo smaltimento.

Il proprietario dell’impianto dovrà compilare il documento di Dichiarazione di avvenuta consegna che debitamente firmato dal responsabile del Centro di raccolta autorizzato dovrà essere inviato al GSE al fine di ricevere il rimborso.

Per chi ha installato moduli fotovoltaici tradizionali e beneficia del IV e V Conto energia il GSE non trattiene alcuna somma a garanzia. 
Infatti per accedere ai suddetti Conti Energia veniva richiesto di installare moduli fotovoltaici di produttori che garantivano il recupero e riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita.

In caso si dovesse invece sostituire uno o più moduli sarà l’azienda fornitrice ad occuparsi dello smaltimento.
E per gli impianti in Conto Energia sarà necessario comunicare i numeri seriali dei nuovi moduli installati mediante l’applicazione SIAD del gestore.

Il proprietario, potrà richiedere al GSE la completa gestione delle operazioni di raccolta, trasporto, trattamento adeguato, recupero e smaltimento “ambientalmente compatibile” dei rifiuti prodotti dai pannelli fotovoltaici incentivati. 
Il GSE per tali attività addebita al proprietario anche le eventuali spese aggiuntive rispetto alla quota già trattenuta.

 

 

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