Da tempo gli iscritti chiedono di approfondire sul Magazine l'argomento "Sistemi di accumulo": si tratta di un tema molto interessante poiché i sistemi di accumulo permettono di massimizzare l'autoconsumo, sfruttando al meglio la produttività del proprio impianto, riducendo i costi in bolletta all'osso e portando il proprietario dell'impianto fotovoltaico sempre più vicino all'agognata indipendenza energetica.
L’accumulo fotovoltaico, infatti, permette di immagazzinare l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico (anziché immetterla in rete), in modo da utilizzarla anche quando i pannelli non producono energia e questa viene prelevata dalla rete (ad esempio di notte o nelle giornate di cielo coperto).
Gli articoli di My Solar Family hanno scopo divulgativo e non possono sostituirsi in alcun modo ad una consulenza tecnica: l'invito è, quindi, quello di approcciarsi alla lettura con curiosità, consapevoli dell'importanza di coinvolgere un professionista di fiducia nel caso in cui si decidesse di installare un sistema di accumulo associato al proprio impianto.
Nello specifico, in questo articolo, affronteremo il tema dei sistemi di accumulo associati ad impianti incentivati. Ad impianti, cioè che beneficiano di uno dei cosiddetti "Conti Energia".
La normativa di riferimento per installare un sistema di accumulo è riassunta in questo documento REGOLE TECNICHE PER L’ATTUAZIONE DELLE DISPOSIZIONI RELATIVE ALL’INTEGRAZIONE DI SISTEMI DI ACCUMULO DI ENERGIA ELETTRICA NEL SISTEMA ELETTRICO NAZIONALE ai sensi della deliberazione 574/2014/R/eel e s.m.i. pubblicato sul sito del GSE. Nel documento sono contenuti sia i requisiti da rispettare per installare un sistema di accumulo presso un impianto incentivato, che i requisiti volti al mantenimento degli incentivi. Vengono inoltre specificate le modalità di comunicazione con il GSE a seguito dell'intervento di installazione e gli algoritmi per il calcolo degli incentivi. Vediamo insieme i punti principali.
Le possibilità di configurazione di un sistema di accumulo ammesse dalle regole del GSE sono tre:
Nei casi delle Configurazioni 1 e 2, quindi lato produzione, il sistema di accumulo viene installato tra l'impianto fotovoltaico e l'inverter. La Configurazione 3, quindi post-produzione, invece, prevede che il sistema di accumulo venga installato "a valle dell'inverter". L'accumulo è monodirezionale quando le batterie vengono caricate solo da parte dell'impianto fotovoltaico, mentre è bidirezionale se possono essere ricaricate anche dalla rete.
Come previsto dalle Regole GSE I sistemi di accumulo devono essere integrati nel sistema elettrico nel rispetto delle disposizioni inerenti all’erogazione del servizio di connessione, trasmissione, distribuzione, misura e dispacciamento dell’energia elettrica previste nei provvedimenti dell’Autorità, nonché nel rispetto delle norme CEI di riferimento. Ecco perchè è necessario rivolgersi ad un tecnico di fiducia per la progettazione e installazione del sistema, oltre che per il rispetto della normativa e delle procedure burocratiche associate.
Gli impianti fotovoltaici incentivati possono sempre essere associati ad un sistema di accumulo elettrico mantenendo gli incentivi, con una sola eccezione: quelli di potenza inferiore a 20 kW operanti in SSP che beneficiano del 1° Conto Energia. Infatti, come riporta la normativa "Si ricorda inoltre, che per gli impianti fotovoltaici di potenza fino a 20 kW, operanti in scambio sul posto e che beneficiano degli incentivi di cui ai DDMM 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 (primo Conto Energia), l’installazione di sistemi di accumulo non è compatibile con l’erogazione degli incentivi stessi. Tale condizione di incompatibilità permane anche a seguito di interventi di potenziamento dell’impianto di produzione fotovoltaico di potenza fino a 20 kW, operanti in scambio sul posto e che beneficiano degli incentivi di cui al primo Conto Energia, con la successiva installazione di un sistema di accumulo, fatta eccezione per la configurazione 1."
Per tutti gli impianti incentivati, fatta salva l'eccezione di cui sopra, il mantenimento degli incentivi è garantito solo a seguito della corretta installazione, dell'avvenuta attivazione degli eventuali idonei strumenti di misura atti a quantificare l’energia prodotta, l’energia immessa in rete nonché quella assorbita e rilasciata da sistemi di accumulo. Le apparecchiature di misura idonee possono variare, infatti, a seconda della configurazione utilizzata per l'installazione del sistema di accumulo.
I proprietari di impianto fotovoltaico che decidono di installare un sistema di accumulo associato ad un impianto che beneficia di incentivi GSE, sono tenuti a farne comunicazione formale al GSE sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ed inviarla entro sessanta giorni dalla data di entrata in esercizio del sistema di accumulo, a mezzo posta certificata o raccomandata A/R.
Il GSE valuterà quindi la documentazione ricevuta ed invierà al richiedente una comunicazione di esito in cui saranno precisati i nuovi algoritmi che verranno utilizzati per la quantificazione dell’energia elettrica che ha diritto agli incentivi. Tale pratica prevede un contributo di spese di istruttoria che saranno fatturate dal GSE.
Al fine del mantenimento degli incentivi è fondamentale che la configurazione venga determinata da tecnici qualificati sulla base delle regole tecniche sopracitate. Il consiglio è quindi quello di rivolgersi al proprio tecnico di fiducia per valutare una configurazione opportuna senza che venga compromessa la misura dell'energia prodotta.
No, per chi ha già installato un impianto e questo impianto è incentivato con il Conto Energia, non è possibile applicare le detrazioni fiscali in caso di acquisto di un sistema di accumulo associato all'impianto incentivato, come riportato dalla circolare n. 13/E del 31 maggio 2019 dell'Agenzia delle Entrate.
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